AFGHANISTAN [pers.: « paese degli Afghani »]. - Stato dell'Asia anteriore (635.000 kmq.;12.000.000). Confina a N. con l'U.R.S.S.(Turkmenistàn, Uzbekistàn e Tagikistàn), a E con il Kashmir e il Pakistan, a 0. con l'Iran.Cap. Kabul. Altre città importanti sono: Kandahar eHerat. Il paese è attraversato da catene montuose, tra le quali si distingue la catena del Parapamiso, culminante nel M. Illin-du Kush (7000 m.), da cui nascono il f. Mari e il f. Hilmend (1200 km.); altri fiumi importanti sono l'Arghandab e il Kabul. La popolazione è composta in maggioranza da Afgani (e. 60%),Tagichi (159%) e Mongolie la lingua ufficiale èl a pashto, mentre quella culturale è il persia-no. L'A. è diviso in 7 province maggiori: Kabul, Mazar-i Sherif, Kandahar, Herat, Kataghan,Simat-i Mashriqi, Simat-i Giambi e tre minori, Badakhshan, Maimana e Farah. Agricoltura arretrata ma in via di progredimento (cotone, barbabietola, orzo, riso, mais, uve, mele, fichi); giacimenti industriali poco sfruttati (rame, carbone, ferro, piombo, oro e argento).
CENNI STORICI. - Lo stato afgano indipendente ha origine con la proclamazione di Ahmed Khan, a re dell'AFGHANISTAN , nel 1747. L'AFGHANISTAN , situato tra le zone d'influenza russa e inglese, fu esempio tipico di stato cuscinetto e la sua storia è un intrigato svilupparsi di lotte tra capi locali sensibili alle pressioni russe o inglesi. Il sovrano più progredito fu Abd ar-Rahman Khan (1844-1901) che tentò di neutralizzare il despotismo feudale dei capi tribù. Il suo successore Amari Ullah, fu destituito da Nadir Khan, quest'ultimo assassinato nel 1933. Suo figlio, Mohammed Zahir, ha operato una cauta modernizzazione dello stato. L'AFGHANISTAN conservò la sua neutralità nella II Guerra Mondiale.
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