domenica 20 settembre 2009

Via APPIA

Via APPIA. - La più antica delle strade con­solari romane. Prende il nome dal censore Ap­pio Claudio il quale ne iniziò la costruzione nel 312 a.C. e ne tracciò il percorso fino a Capua. Poi la strada venne continuata fino a Taranto e completata con l'ultimo tratto che raggiunge Brindisi, allora lo scalo più importante per il traffico con la Grecia e l'Asia Minore.

La strada partiva dalle pendici del Campidoglio, lasciava Roma dalla Porta Appia (i ruderi esistono an­cora oggi accanto alla Porta San Sebastiano), e per una lunghezza di circa 5 km. era ornata di pini e di cipressi alla cui ombra erano costruiti dei sontuosi monumenti funebri, fra i quali imponente, quello dedicato a Cecilia Metella, moglie del triumviro Crasso. Fu perciò detta dagli antichi la regina viartim. Questo tratto di strada (APPIA Antica) rappresenta oggi una del­le più suggestive passeggiate romane ed è sotto la tutela delle Belle Arti per la difesa del pano­rama. L'od. via APPIA segue, per la maggior parte del suo sviluppo, il tracciato antico fino in Cam­pania, all'unione con la strada Domiziana che portava a Pozzuoli e a Baia.

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