ALGERIA. - Regione dell'Africa sett. compresa tra il Mediterraneo ed il Sahara, e ai due lati confinante con la Tunisia e il Marocco (2.275.033 kmq.; 10.484.000 ab., di cui e. 1.025.000 europei). La regione è costituita dal « tell », striscia di terreno fertile fiancheggiante la costa, da altipiani stepposi con paludi d'acqua salata (« sciott ») e dal Grande Atlante. La maggior parte della popolazione è costituita da indigeni maomettani (cabili, arabi, mauri). Gli europei sono in maggioranza francesi.
Il clima, che risente dell'influenza del mare sulla costa e del deserto all'interno, è vario a seconda della località. Ha piogge frequenti e irregolari, frequenti nevicate sui monti, caldo torrido in estate e freddi intensi in inverno. Anche la flora e la fauna risentono di questi vari fattori climatici, così che vi si trovano gli animali più diversi, mentre le piante maggiormente coltivate sono il dattero e l'olivo.
L'ALGERIA, che ha prevalente sviluppo agricolo, produce vino, cereali, legumi, tabacco e agrumi. Ha considerevoli risorse nel sottosuolo: petrolio, ferro, rame, piombo, zolfo, antimonio, marmi. Tra le industrie, sviluppate quelle del cotone e della seta. L'amministrazione francese aveva diviso il territorio in tre dipartimenti (Algeri, Grano, Costantina) e in 4 « territori » del S. (Ain Sefra, Ghardaia, Tuggurt, Sahara). Cap. Algeri. Altri centri importanti sono: Bona, Costantina, Ora-no, Philippeville, Sètif, collegati da una buona rete stradale e da e. 4200 km. di ferrovie.
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