ALESSANDRIA. - Città del Piemonte, a 94 m.s.m., alla confluenza della Bormida col Tanaro; importante centro ferroviario. Tra le industrie, rinomata quella dei cappelli. Fondata nel 1168 dai confederati della Lega Lombarda, prese il suo nome dal papa Alessandro III avversario di Federico Barbarossa.
Questi, per dispregio, la chiamò ALESSANDRIA dalla paglia, poiché, nella fretta del costruire, molti tetti delle sue case erano stati fatti di paglia. Secondo altri, il soprannome le derivò da Palca, nome della regione. Dal 1348 fu soggetta ai Visconti, poi agli Sforza e agli Spagnoli, finché nel 1707 passò alla Casa di Savoia.
ALESSANDRIA fu centro di moti liberali nel 1821, e poi della cospirazione mazziniana del 1833. Ha pregevoli edifici settecenteschi, tra cui il palazzo comunale, il palazzo Ghilini, le chiese di S. Stefano, S. Lorenzo e S. Alessandro. Capol. della prov. omonima (3560 kmq.), con 190 comuni, limitrofa all'Emilia, alla Lombardia e alla Liguria. Prevalente attività agricola.
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