giovedì 30 aprile 2009

Arles, città della Francia - Bouches-du-Rhóne

Arles, città della Francia sudorientale nel dipartimento Bouches-du-Rhóne, situata sulla riva sinistra del basso Rodano, poco a valle del punto in cui esso si biforca per dare origine alla regione della Camargue. t nodo stradale di buona importanza, posta com'è al centro di un trian- golo i cui vertici sono rappresentati da Marsiglia, Nimes e Avignone, e animato centro commerciale, soprattutto per quanto riguarda i prodotti tipici della Provenza, olive e uva.

STORIA ARLES. Già importante città compresa a partire dal V sec. a.C. nella federazione celto-ligure, A. vide aumentare la propria prosperità con l'occupazione romana della cosiddetta i Provincia Narbonens s avvenuta nel II sec. Cesare vi dedusse una colonia di veterani (46) e i suoi successori, in particolare gli imperatori del 1 sec. d.C., la arricchirono di nuovi edifici. Rimase importante e prospera per tutto il periodo dell'impero, di volta in volta centro di cultura o politico (agli inizi del V sec. divenne capitale della prefettura delle Gallie), finché, occupata dai Visigoti, decadde.

Tuttaviagià nel X sec. era considerata di nuovo la città più importante della Provenza, al punto di dare il nome al regno che si era costituito con la fusione di questa regione con la Borgogna, divenendone naturalmente anche la capitale; favorita dalla posizione che le permetteva di essere città marinara, anche se situata a molti chilometri dal mare, Arles nei due secoli successivi contese a Genova e Pisa il monopolio del commercio nel Mediterraneo. Solo il continuo avanzamento e interramento del delta del Rodano la privò di questa sua importanza: città libera, si diede verso la metà del XIII sec. a Carlo d'Angiò, entrando poco dopo a far parte del regno di Francia. Successivamente, a causa del progressivo impaludamento del territorio circostante, si spopolò iniziando una ininterrotta decadenza.

Concili Arles

Arles fu sede di numerosi e importanti concili. Il primo e più famoso fu indetto da Costantino contro i donatisti che rifiutavano Ceciliano vescovo di Cartagine. Nel 353 si svolse un concilio, indetto dagli ariani, che condannò Ilario di Poitiers, ma questo concilio non è riconosciuto nel novero ufficiale della Chiesa. Nel 475 un concilio indetto dal vescovo Cesario condannò le resi del sacerdote Lucido, ma le conclusioni furono inficiate di semipelagianesimo.

1 commento:

Alla Scoperta ha detto...

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