
Arezzo, città della Toscana, capol. di provincia, in una conca dove convergono i bacini del Casentino e della Val di Chiana, in una posisizione assai favorevole per la facilità di comunicazioni in ogni direzione. Il nucleo antico della città ha conosciuto tre successivi ampliamenti (il maggiore nel XVI sec.) che partendo da NE hanno portato la città a dilatarsi verso SO inglobando nel perimetro urbano l'alveo del torrente Castro.
Il nucleo più recente si è sviluppato al di là della linea ferroviaria Roma-Firenze, che fu fatta passare proprio a lato di un tratto delle mura medicee. Tra le attività economiche grande importanza ha l'industria delle confezioni e dell'abbigliamento, con almeno uno stabilimento di rinomanza nazionale, quella meccanica e quella dell'oreficeria; numerosissime sono inoltre le imprese artigiane (ancora nel settore delle confezioni, delle calzature e della vetreria). Nel settore agricolo qualche importanza hanno l'allevamento suino e ovino e l'avicoltura.
STORIA. Il rinvenimento di alcuni manufatti nel territorio comunale dimostra che la località era già abitata nel Paleolitico. Centro etrusco, tra i principali della Dodecapoli, mantenne sempre buoni rapporti con le città latine e in particolare con Roma, a cui fornì un ingente contributo di viveri e armi nel 205 a. C., in occasione della seconda guerra punica. Municipio romano, conobbe un periodo di eccezionale floridezza durante l'età imperiale per decadere poi sotto la dominazione longobarda.
Costituitasi in comune autonomo a partire dalla seconda metà dell'XI sec., A. nei secoli successivi fu anch'essa coinvolta nelle lotte di fazione; ghibellina, si scontrò con Firenze nel 1289 (Campaldino) e nel 1310, quando sostenne vittoriosamente un assedio. Nel 1384 tuttavia, dopo essere stata occupata dalle milizie francesi, dovette riconoscere il predominio fiorentino anche se per altri trent'anni cercò di riacquistare l'antica libertà.
MONUMENTI AREZZO. Della città etrusca e romana restano soltanto gli avanzi dell'anfiteatro, costruito nel I sec. d.C. Il carattere della città è quindi dato soprattutto dai monumenti medievali e rinascimentali; tra i primi spicca la romanica chiesa di s. Maria della Pieve, ricostruita nel XII e XIII sec. su un edificio delPXI sec. e ampliata con l'aggiunta di elementi gotici nel XIV sec.: è uno dei più interessanti esempi del genere in Toscana e rivela influssi pisano-lucchesi con importanti contributi di provenienza lombarda.
A fianco della chiesa sorge il campanile, costruito nel 1330, traforato da quaranta bifore. Nell'interno di s. Maria è conservato un polittico di P. Lorenzetd. Gotica è la chiesa di s. Francesco, nel cui interno si trova una vera e propria galleria della pittura murale del XIV e XV sec. (Spinello Aretino, Patri di Spinello, Lorentino d'Arezzo ecc.)
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