Il territorio è costituito da una serie di catene a N, elevantisi fino ai 4466 m del Bazardjuzju, ed un altopiano roccioso a S, sul quale si alzano numerose cime vulcaniche che raggiungono la massima elevazione con il Savalan, 4812 m; fra l'uno e l'altro si apre la grande fossa del Kura colmata da depositi di grande spessore (fino a 12.000 m) miocenici a N, mesozoici a S. L'idrografia è costituita principalmente dal Kura e dai suoi affluenti, fra i quali l'Araks o Arasse che segna per un lungo tratto il confine fra l'Azerbaigian, iranico e l'Azerbaigian sovietico. Fra i vari bacini lacustri si segnala quel lo d'Urmia o Rezàiyeh, a 1294 m, nell'altopiano Iranico.
Il clima è continentale arido, ma varia molto con l'altezza; in generale si hanno inverni freddi, che toccano talvolta i —20 'C a Tabriz in gennaio, ed estati calde sui 26 °C. La piovosità di 200 mm nei bassi-piani, raggiunge e supera i 1000 mm sui monti. La popolazione, più fitta nell'Azerbaigian settentrionale, si dispone di preferenza nelle zone pedemontane, dove possono essere utilizzati i corsi d'acqua per l'irrigazione, o lungo le vallate dell'altopiano Iranico. Allevamento e pastorizia restano ancora oggi i principali mezzi di sussistenza. L'Azerbaigian fu conosciuto nell'antichità col nome di Atropatene, o Media minor, parte dell'impero persiano del VI sec. a.C. Conteso a lungo fra Roma, Bisanzio, gli Arabi, la Persia, i Mongoli, la Russia e la Turchia, addivenne con i trattati di Gulistan (1813) e Turkmanciai (1828) alla spartizione attuale.
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